Chetosi o chetoacidosi

Qual è la differenza tra stato di chetosi e stato di chetoacidosi?

Ci risponde la Dottoressa Claudia Trentani dell’università di Pavia:
“La dieta chetogenica è un regime terapeutico che induce e mantiene lo stato metabolico della chetosi per l’aumento in circolo dei corpi chetonici che derivano dall’ossidazione voluta e spinta dei grassi alimentari. Per ottenere dei livelli di chetonemia terapeutici, sicuri e tollerati, occorre impostare bene la dieta rispettando un rapporto molto preciso.

La chetoacidosi diabetica è invece una grave complicanza metabolica del diabete che si innesca, generalmente, per un mancato controllo della glicemia in una situazione di assenza o scarsa aderenza alla terapia dietetica e/o farmacologica.

La chetosi ottenuta con la dieta chetogena e la chetoacidosi diabetica sono due condizioni cliniche diversissime.

Nel paziente in dieta chetogenica per il trattamento della Glut-1 o dell’epilessia farmaco-resistente la glicemia è nel range di normalità (65-80 mg/dl) , l’insulina è bassa (per la dieta ristretta in carboidrati) e la concentrazione dei corpi chetonici nel sangue, data la standardizzazione della dieta, è tra 2 e 5 mmol/l ossia 80-160 mg/dl . Il pH nel sangue è normale (7.4).

Nel paziente diabetico scompensato, invece, i valori di glicemia possono arrivare a circa 300 mg/dl con insulina assente, con valori di chetonemia oltre 20 pari a un quantitativo anche di 400 mg/dl. Il pH è acido (<7.3)”.

E il famoso “acetone” dei bambini?
In nostro supporto la Dottoressa Monica Guglielmetti:
“E’ più simile alla condizione di chetosi che si instaura con la dieta chetogenica ed avviene quando l’organismo utilizza l’eccesso di grassi alimentari introdotti (come ad esempio dopo una scorpacciata di cioccolato, che è fonte di grasso).
Si tratta di un disturbo passeggero, che si risolve in breve tempo, senza procurare particolari fastidi. Nulla a che vedere con la chetoacidosi diabetica”